Abete rosso (Picea abies)
E’ una specie arborea sempreverde diffuso soprattutto nelle Alpi tra i 1000 e i 1900m. La pianta può superare i 40 m di altezza.
Presenta una corteccia grigio-bruna con strato inferiore bruno-ferruggineo; questa invecchiando tende a desquamarsi. I rami appaiono bruno-rossastri e da questa caratteristica deriva il nome comune dell’albero. Le foglie hanno la forma di aghi acuminati e sono disposti a spirale tutti intorno ai rami; le pigne sono pendule.
E’ comunemente chiamato “Peccio”. Il nome generico deriva dal latino 'pix' che significa resina o pece, sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi.
La specie è monoica cioè con fiori maschili e femminili sulla stessa pianta, ma in organi separati. La fioritura avviene in primavera. Il polline dell’abete rosso è capace di muoversi su lunghe distanze tramite il vento.
La maggior parte dei semi di abete rosso viene prodotta con fecondazione incrociata, tra alberi vicini o tra individui distanti. Soltanto una piccola parte di essi ha origine da autoimpollinazione; normalmente cadono vicino alla pianta madre, ma alcuni possono disperdersi su lunghe distanze.
L’abete rosso presenta una crescita rapida dalla fase giovanile; questa poi tende a rallentare. E’ una specie molto longeva che può facilmente raggiungere il secolo di vita; non è raro imbattersi anche in esemplari di oltre 500 anni di età.
La specie attraversa un periodo giovanile abbastanza lungo durante il quale non produce fiori e semi. La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 20-30 anni d’età.
Le radici sono abbastanza superficiali e raramente penetrano nel terreno oltre il metro di profondità.
L’abete rosso può crescere in habitat sia asciutti sia umidi; resiste ottimamente a temperature molto rigide. Le migliori condizioni di crescita si hanno su suoli profondi e ricchi. Può formare popolamenti puri o misti con altre conifere o latifoglie. I boschi di Abete rosso hanno la caratteristica di profumare molto intensamente.
L’abete rosso in Europa è una delle conifere più importanti dal punto di vista economico; le sue lunghe fibre lo rendono apprezzato dall’industria della polpa e della carta. Dalla pianta si ricava anche tannino e resina. Il legno è tenero, facilmente lavorabile, e perciò largamente impiegato nella costruzione di mobilio non di pregio.
La specie ha una lunga storia di coltivazione ed è stata seminata e piantata molto diffusamente a partire dalla metà del XIX secolo. E’ spesso usata per rimboschimenti e piantata a scopo ornamentale in parchi e giardini, anche a quote basse.
E’ una delle specie più usate per gli alberi di Natale.