Ruscelli e torrenti sono sistemi dinamici, che cambiano continuamente dal punto di vista fisico e biologico. Un ruscello è un ecosistema dove vivono numerosi organismi che nel loro insieme formano una comunità biologica (o biocenosi). Non ci si riferisce solo all’insieme di acqua, rive, piante ed animali ma anche al complesso delle relazioni tra gli organismi e fra questi con gli elementi fisici.
In questo ambiente acquatico il nutrimento all'origine della catena alimentare proviene soprattutto dall’esterno; ci sono cioè pochi produttori primari ovvero i vegetali. Osservando il fondale si possono scorgere cumuli di detriti organici, come ramoscelli, fogliame, humus, tutto materiale che proviene dal territorio circostante grazie alle piogge. Tale materiale viene consumato da una miriade di piccoli animali (detti macroinvertebrati) che popolano il fondale. I macroinvertebrati sono fra le forme di vita animale più diffuse in un corso d’acqua. Si tratta soprattutto di insetti, crostacei, molluschi, planarie e anellidi. Questi, a loro volta, sono la principale fonte di cibo per altri invertebrati oltre che pesci carnivori, anfibi e uccelli.
Gli invertebrati devono affrontare spesso la velocità della corrente. Per questo dimostrano particolari adattamenti come l’appiattimento dorso-ventrale del corpo, la presenza di potenti ventose o di corone di uncini con i quali si attaccano al fondo.
Questi animali usufruiscono di parti differenti del detrito organico e hanno modalità differenti di alimentazione. Vi sono quindi raccoglitori, tagliuzzatori e filtratori.
Se non ci fossero i macroinvertebrati che consumano e 'riciclano' i detriti, la grande quantità di sostanza organica presente sul fondo andrebbe incontro a decomposizione, con rilevanti fenomeni anche a valle. L'acqua, infatti, sarebbe troppo ricca di nutrienti e favorirebbe lo sviluppo di batteri e alghe filamentose. Questi organismi sono alla base della autodepurazione dei corsi d’acqua.
Le larve di alcuni insetti vivono per molti mesi sul fondale del corso d'acqua, sotto i ciottoli o attaccati alle pietre. Si tratta soprattutto di Plecotteri, Efemerotteri, Tricotteri e Ditteri. Con la metamorfosi le larve si trasformano in adulti ed escono dall’acqua per riprodursi; successivamente si accoppiano e depongono di nuovo le uova in acqua.
Torrenti e ruscelli sono ambienti di deposizione anche per rane, rospi e salamandre. Nel caso del Rospo comune le uova vengono deposte in lunghi cordoni gelatinosi. Oltre alle uova si possono osservare facilmente le larve di questi animali. Fra i rettili possiamo trovare la Natrice tassellata e la Natrice dal collare, due specie di serpenti molto legate all’acqua, le quali cacciano pesci e anfibi.
Le rive sono sempre ricoperte di arbusti ed alberi le cui specie possono tollerare periodi di sommersione.
Se si osservando i ciottoli del fondo, noteremo poi chiazze di colore che vanno dal marrone scuro al rossiccio e con molte varietà di verde e verdeazzurro. Responsabili di queste vivaci colorazioni sono alghe, licheni e muschi acquatici che costituiscono il cosiddetto “perifiton”.